Perchè analizzare l’acqua

Un giorno Tiziano Paolini una telefonata: era una giovane donna con un bambino di 6 mesi la quale chiese se poteva tranquillamente preparare il latte per il suo neonato con l’acqua del rubinetto.
Rimase in silenzio, non sapendo cosa rispondere; era a conoscenza di sostanze chimiche presenti nell’acqua potabile che però soddisfavano i valori di tolleranza definiti dalle normative di legge in vigore.

Da chi vengono tollerati questi valori, bambini? anziani? malati? ecc… dov’è riposta la vera qualità dell’acqua?
Questo è stato lo stimolo che ha permesso a Tiziano Paolini di condividere il suo risultato.

Il laboratorio acqua viva

Il laboratorio acqua viva è nato nel 2008, dopo 3 anni di ricerca e di sviluppo della tecnica usata per l’ottenimento delle immagini.
Le anilisi fotomicrografiche così ottenute danno un’informazione globale sullo stato dell’acqua, differenziandosi sostanzialmente dalle normali analisi chimico – fisiche di laboratorio.

Le fotografie sono ottenute gelando una gocciolina d’acqua sotto l’obiettivo di un microspopio. Sulla sommità della stessa si forma un cristallo che viene fotografato da una telecamera digitale. Le dimensioni delle immagini sono nell’ordine di 150 millesimi di millimetro.

Le molecole dell’acqua si uniscono secondo un determinato ordine, generando queste immagini (vedi slide). Questo ordine è dato da un’onda elettromagnetica ad elevata frequenza, non rilevabile dagli strumenti a disposizione della scienza.

All’interno dell’acqua vi è quindi una vibrazione che, bloccata con il gelo e con l’aiuto (unione) delle molecole, si traduce in un’immagine visibile ai nostri occhi.
L’acqua è fonte di vita, questa vibrazione ne rappresenta l’informazione.